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Chi è Giuseppe Gifuni

Gli si accosta un'auto guidata da Massimo Troisi che gli chiede un'informazione. Stupito ed emozionato di trovarsi di fronte il suo idolo, Giuseppe risponde imitandone la voce ed i gesti.Sorpreso da tanta bravua e simpatia, l'attore regista lasciò al carabiniere il proprio biglietto da visita dando, così, inizio ad una straordinaria amicizia.Ogni incontro tra i due dava luogo a divertenti gags, Giuseppe riusciva a far rivivere a Massimo i bei tempi de "La Smorfia" tanto che Troisi gli strappò una grande promessa:

           Porta "La Smorfia" in teatro

                  cosi' verro' a veder  .....mi!       

Una sera, al termine del servizio in motocicletta, Giuseppe si recò a casa dell'amico portandogli in regalo una maschera di Pulcinella in terracotta. Ma i sobbalzi della moto avevano ridotto la maschera in mille pezzi.Quando aprì la scatola Massimo esclamò:
       

Giusé ma che m'è purtat nu' mosaico? ... vuol dire che la terrò più cara perché così è unica!

Giusè ma che cos'è un mosaico? no è la maschera di Pulcinella.. wa se rotta in mille pezzi, è vero sembra un mosaico, ne prendo un'altra, no voglio questa lo sappiamo solo io e te che è la maschera di Pulcinella.

               Ma un'altra "Maschera" si frantumò il 4 giugno 1994.

Da quel giorno Giuseppe, per onorare la promessa fatta all'amico Massimo, ha cercato di rimettere assieme i cocci di quella maschera, formando, con la collaborazione di Mariella Di Lauro e Peppe Falzone, la prima compagnia "La Maschera" con la quale mise in scena nel 1997, al Teatro Belli di Roma, lo spettacolo promesso; "Stasera pazziamm' cu' 'e stelle", titolo di Rosaria Troisi.

Da allora, la giovane compagnia, diventata poi "La Maschera di Napoli", gira i palcoscenici di Lazio, Campania e altre regioni con il solo scopo di far rivivere lo spirito e l'umorismo di Massimo Troisi, cercando di mantenere sempre viva la Maschera di Pulcinella.


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